Gli impianti monofasici sono un sistema impiantistico composto da un’unica struttura, comprendente vite in titanio e moncone, per la sostituzione dei denti. E’ un sistema ormai consolidato, grazie all’applicazione decennale e ai miglioramenti tecnologici intercorsi negli anni. Milioni di persone mangiano senza problemi grazie a questo impianto!
La scelta di adottare questo impianto è a discrezione del dentista implantologo il quale, una volta effettuate le analisi strutturali sul paziente, deciderà quale tipologia impiantistica intraprendere.
Impianto monofasico: ecco in cosa consiste
Come detto, ma è bene ripeterlo, gli impianti monofasici sono composti da un’unica struttura comprendente vite e moncone (da non confondere quindi con gli impianti bifasici). Un impianto monofasico, in genere, viene lasciato emergere dalla gengiva, durante la fase di integrazione dell’osso, usando direttamente impianti specifici per questa situazione e denominati “transmucosi”. In alternativa, è possibile avvitare sull’impianto una vite “tappo” che emerge dalla gengiva.
Scendendo ad un livello più tecnico, nell’impianto monofasico la corona aderisce perfettamente alla gengiva. Non lascia spazi che possano in qualche modo favorire la formazione di placca e batteri. Inoltre, anche il moncone non è soggetto ad infiltrazioni poiché è formato di un’unica sezione. Questo offre una garanzia in più per la riuscita e la durata dell’impianto.
Ecco alcuni vantaggi degli impianti monofasici:
– riducono il prezzo dell’intervento;
– consentono un riscontro immediato da parte del paziente;
– l’intervento dura poche ore;
– consentono un più sicuro risultato e la mancanza di dolore durante la seduta di implantologia;
– il paziente può masticare fin da subito.